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Febbre tifoide
Sintomi
Cefalea, malessere, dolore e gonfiore addominale, iniziale stipsi seguita da diarrea. Febbre che aumenta a gradino nel corso di 5-7 giorni fino a stabilizzarsi sui 39-40 °C.
Ottundimento e talvolta delirio. Comparsa di macule rosee alle spalle, al torace e all'addome.
Tra le possibili complicanze, dal momento che si tratta di una infezione sistemica e non solo intestinale, ricordiamo: epatite, meningite, nefrite, miocardite, bronchite, polmonite, artrite, osteomielite, parotite, orchite, emorragia gastrointestinale e perforazione intestinale con un possibile quadro di addome acuto e shock.
Cause
Il principale tra gli agenti responsabili è la Salmonella typhi. Forme di febbre tifoide possono essere causate anche da altre specie: Salmonella paratyphi A, Salmonella paratyphi B, Salmonella typhimurium.
Terapia consigliata
La terapia si basa sull'uso di antibiotici (il cloramfenicolo costituisce tuttora la prima scelta; efficaci, in vari schemi terapeutici, si sono dimostrati anche ampicillina, amoxicillina, cefalosporine, fluorochinoloni, trimetoprim-sulfametossazolo, aztreonam ecc., eventualmente associati tra loro o al cloramfenicolo). In casi selezionati, terapia cortisonica di sostegno. Fondamentale appare la prevenzione, oggi possibile grazie a un vaccino specifico (orale o iniettabile), per tutti coloro che si recano in aree dove la malattia è endemica. A prescindere dai viaggi, la vaccinazione è obbligatoria in Italia per alcune categorie di lavoratori (alimentaristi).
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